La Cantina

La nostra storia

La Storia della famiglia Rebasti nasce intorno alla metà del 1800, quando Pietro iniziò a coltivare la vite e a produrre vino su di un piccolo colle nel comune di Montescano, facente parte del Regno d’Italia.

Durante le due guerre mondiali la coltivazione della vite da parte della famiglia Rebasti proseguì nonostante le difficoltà ed è in quel periodo storico che il piccolo poggio dove risiedeva prese ufficialmente il nome di Poggio Rebasti.

Questa passione per la viticoltura portò Angelo, il figlio di Pietro, a proseguire l’attività del padre, mantenendo viva così la propria tradizione famigliare. 
Fu poi negli anni cinquanta che il primogenito Ugo Giuseppe, con l’aiuto della moglie Eva diede alla piccola attività vitivinicola le caratteristiche di un’ azienda.

Dagli anni settanta è il figlio Ermanno che prosegue il lavoro nei vigneti e in cantina rispettando i valori portanti della famiglia Rebasti da più di un secolo.

Alla base del metodo e delle scelte che facciamo ogni giorno in vigna e in cantina vi è il forte senso di rispetto che ci spinge a scegliere metodi di produzione a basso impatto ambientale, per rispettare la natura e la salute del consumatore.
Siamo convinti che per esprimere al meglio le qualità di un vino sia necessario vinificare uve rispettando la vocazionalità del nostro territorio. La famiglia Rebasti

Il nostro lavoro

Un fil rouge tra la vigna e la cantina, dal grappolo alla bottiglia che ci permette di garantire l'autenticità e la qualità del nostro vino.

Eseguiamo personalmente e con dedizione tutti i lavori nei vigneti. Per noi la coltivazione della vite è alla base della produzione di vini di qualità, da essa dipenderà il risultato della prossima vendemmia. Alla base del metodo e delle scelte che facciamo ogni giorno in vigna vi è il forte senso di rispetto che ci spinge a scegliere metodi di produzione a basso impatto ambientale, per rispettare la natura e la salute del consumatore. 

La vendemmia viene effettuata interamente a mano secondo tradizione, per garantire il minimo stress alle piante e mantenere intatta la qualità dell’uva. Il periodo di raccolta varia tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre, in base all’andamento stagionale e all’esposizione del vigneto.

La vinificazione ha inizio con la pigiatura e si conclude con il processo di fermentazione alcolica. Caratteristica della lavorazione dei vini dell’azienda è la fermentazione completamente naturale: le fermentazioni si attivano naturalmente con i lieviti selvaggi presenti sulle uve in grado di conferire una complessità e una qualità superiori al vino e durano circa 8-10 giorni. I vini di Poggio Rebasti non vengono stabilizzati chimicamente ed è per questo che è possibile trovare nelle bottiglie il naturale deposito.

Con la fine della fermentazione il vino riposa in botti di acciaio inox con controllo della temperatura. I vini destinati all’invecchiamento vengono elevati in tonneau da 500 L nella cantina storica. Un piccolo gioiello completamente interrato, caratterizzato da un’umidità naturale costante durante tutto l’anno.

Dopo essere maturato nelle botti, il vino viene imbottigliato da Ermanno con meticolosa cura dei processi e delle condizioni igieniche. Il vino sarà conservato in ambiente fresco tutto l’anno con temperatura di circa 15° fino al momento della vendita.

Per noi sono importanti ...

l’amore per il Vino di qualità che è alla base del nostro lavoro

  • Qualità

    Per noi un vino di qualità deve esprimere nel bicchiere che andate a degustare i valori in cui crediamo: cura, attenzione e rispetto del territorio, dell’ambiente e del consumatore finale.
  • Coltivazione di vitigni autoctoni

    Coltiviamo esclusivamente vitigni autocnoni, perché rappresentano un patrimonio unico della nostra terra e che proprio per la loro caratterizzazione territoriale riescono ad esaltare al massimo il proprio potenziale.
  • Rispetto della tradizione

    La passione per la viticoltura nella nostra famiglia si tramanda di generazione in generazione con radici salde nella tradizione, ma con lo sguardo rivolto al futuro.